Svezzamento, non ti temo! Primi approcci al cibo

Vivere con serenità la fase dello svezzamento e convertire il momento del pasto in un nuovo bel momento da passare insieme. In questo post il simpatico racconto del primo approccio al cibo di  mio figlio Riccardo.

Riccardo ha iniziato lo svezzamento. E’ il caso di dire che ci divertiamo.

L’approccio con il brodo vegetale è stato chiaramente traumatico. La prima smorfia di disappunto è stata tutta un programma. Diceva proprio: “mamma a chi vuoi darla questa sbobba!” e poi “mamma dammi la bottiglia o la tetta altrimenti sono guai seri!”.

Pappa in ciotola per lo svezzamentoCerto abituarsi in un colpo solo ad un sapore sbobboso e al cucchiaino deve essere traumatico, lo comprendo: sei solo con il tuo desiderio di tetta o biberon contro il mondo fatto di quattro scemi che insistono a infilarti in bocca roba disgustosa che non hai chiesto e con uno strumento che sembra una paletta maledettamente dura.

Per alleviare la “sofferenza” inferta dalla sbobba bisognava mettere il piccoletto a proprio agio e quindi condire il tutto con qualche sorriso, qualche smorfietta come piace a lui e con la solita canzone che serve a farlo “partire in quarta” quando prende il biberon. Mi riferisco all’unica e sola “Stand by me”, già visualizzata da noi duemila volte su YuTube soltanto per Riccardo.

Poi è arrivato il momento della mela, per mano di mio marito Paolo, e la faccia di don Riccardo si è fatta subito meno tesa. Con la punta della lingua ha avviato una lenta leccatina, poi, non sapendo come si faceva, ha iniziato a ciucciarsi il cucchiaino come fosse una tettarella. La mela gli piaceva e doveva ottenerla a tutti i costi, bisognava agire! In meno di un minuto ha capito che il cucchiaino si poteva infilare in bocca e ha iniziato a mangiare, il golosone!

Solo un inconveniente a questo punto. Ho dovuto spiegare a mio marito che bisognava evitare che il cibo entrasse nel naso del bambino e che l’obiettivo era farlo mangiare attraverso la bocca cercando magari di evitare di spalmargli la mela fino all’attaccatura dei capelli. E di tanto in tanto, magari, pulirgli la bocca con un tovagliolo.

Ci divertiamo noi mamme, specialmente quando non ci fissiamo troppo e viviamo le cose come vengono. Lo svezzamento andrà bene e far mangiare Riccardo sarà un momento di gioco e gioia insieme. E se piange? Musica, quattro smorfie, bacini in quantità e qualche balletto. Voilà!

Sbobboso smile

 

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