Riccardo ha sei mesi, piedi in festa e tanti auguri!
10/02/2019
Oggi Riccardo ha compiuto sei mesi. Qualche riga per festeggiarlo e per amarlo.
Hai sei mesi oggi piccolo mio. Ricordo perfettamente l’istante della tua nascita. Nascesti di piedi il 10 agosto scorso e per questo abbiamo dovuto ricorrere all’intervento, ma è andato tutto bene. Quando ti ho visto per la prima volta eri bianco perché ricoperto di liquido amniotico e la dottoressa ti ha “affacciato” facendoti fare capolino su di me oltre la copertura verde del tavolo operatorio.
I tuoi occhi erano già palesemente a mandorla, simili a quelli di mia sorella (ne abbiamo già parlato), Non riuscivi ad aprirli perché forse avevi un po’ di paura, ti sentivi per la prima volta senza protezione. Oppure semplicemente non li aprivi, diciamoci la verità senza troppa poesia, perché erano ricoperti di quella melma biancastra che ti eri portato dietro.
La dottoressa, prima che io ti vedessi, ha esclamato “proprio un bel bambino signora!” e poi ti ho visto e mi sembrava un sogno. Ho pensato subito “caspita questo tizio è simpatico!”.
Poi ti hanno rapito le ostetriche, ti hanno lavato (piuttosto male direi perché i tuoi capelli sono rimasti incollati per i successivi cinque giorni assumendo la già raccontata forma di cresta) e ti hanno avvolto in una coperta di pile multicolore piena di pallini.
Chissà se avevi freddo, ma era il 10 agosto e in quell’ospedale hai avuto modo di testare subito l’effetto sauna nei giorni successivi. I pediatri dicevano che dovevi mantenere assolutamente le maniche lunghe e quindi la prima tutina che hai indossato era una microscopica tutina blu a maniche lunghe con la scritta “best little prince”. Nei giorni successivi hai sfoggiato outfit di grido: tutine bianche a righe stile carcerato, azzurrine con gli animaletti, bianche a pois colorati con il collettino.
Per non parlare degli outfit indossati alla terapia intensiva. Lì dentro ti vestivano solo da femmina. Tutine rosa con fiocchetti e temi da femminuccia. Non perdevano tempo a chiedersi se eri maschio o femmina in quel reparto. Tuttavia per non fare la parte del rammollito hai cacciato fuori subito la grinta e in poco tempo siamo andati a casa.
Eri un microbo, il più piccolo essere umano che avessi mai visto, pesavi però 3,275 kg e alle dimissioni eri 3 chiletti tondi.
E’ bastato un soffio e hai già sei mesi amore mio. E conservi le coscette sottili più fighe del pianeta.
E poi questi piedi con i quali fra qualche mese camminerai, che hanno le dita “affettate” come quelle dei piedi di tuo padre. Spero possano sostenerti sempre e mantenerti ritto e fiero per il resto della vita.
Auguri amore di mamma e papà. La candelina è pronta, su una grossa apollina ripiena di crema al limone e con una bella ciliegina sopra. Ti aiutiamo a soffiare oggi, come per sempre ti aiuteremo nel tuo cammino in questo mondo un po’ difficile.
Smile