Come ti spiego la famiglia

Succede che un giorno vuoi spiegare a tuo figlio cosa sia una famiglia. E succede di riflettere sul fatto che noi genitori siamo davvero Incredibili.

incredibili

Un bel giorno decidi di spiegare a tuo figlio (ancora troppo piccolo, ma tu ci provi ugualmente) come è fatta una famiglia. Come funziona, quali sono i “ruoli”?
Poi, mentre simuli fantastiche scenette usando fighissimi pupazzetti, ad esempio i personaggi degli Incredibili portati dalla Befana corredati di auto e moto missilistiche, ti accorgi che l’unico vero modo per capire la famiglia è viverla.

E’ circondare di verità e amore ogni istante nonostante la stanchezza, le guerre missilistiche e le paure.

Qualche volta siamo supereroi noi mamme e papà. Qualche volta siamo quello che non avremmo mai pensato di poter essere perché nemmeno immaginavamo quanta forza ci volesse.

La forza di superare i giorni anche se sei distrutto dopo aver lavorato fuori casa, essere rientrato di corsa per preparare la pappa, aver dato da mangiare al piccolo. Dopo aver preparato la cena, magari pensando anche al pranzo per il giorno dopo. Dopo aver lavato i piatti, ripulito la cucina e il probabile pavimento sporco, aver pensato ai vestiti da lavare a mano, alla lavatrice da stendere o agli abiti da raccogliere fuori con il freddo gelido. Dopo l’ora dei giochi serali, il biberon, l’attesa della nanna e magari tanto altro da rassettare. C’è la piega, lo stiraggio e la distribuzione del bucato sui termosifoni accesi per tentare l’asciugatura ultrarapida. Ci sono i giocattoli da cercare nei nascondigli segreti in giro per casa, ci sono i biberon da lavare, lo zainetto per il nido e il cambio dei vestiti da preparare per il giorno dopo, c’è la lista della spesa da scrivere. Etcetera etcetera etcetera.

Siamo davvero Incredibili. Lo siamo perché riusciamo a fare tutto questo limitando il più possibile danni ed effetti collaterali.

Ci attrezziamo a fare tutto riuscendo ad evitare che nostro figlio si metta a giocare con lo scopino del water, che srotoli la carta igienica fino in Transilvania, che colpisca con il telecomando il mobile della TV, che si arrampichi ovunque come un ragno o si faccia la doccia con l’unico rubinetto alla sua portata, quello del bidet. Evitiamo che scivoli a causa delle mine che lui stesso ha seminato per casa, che smonti o distrugga la lampada di Lladro che fu prezioso dono di nozze, che mastichi l’unico batuffolo di polvere rimasto sul pavimento o getti nel water la nostra bellissima spazzola districante per i nodi. Ma poi la spazzola, per quanto ci provi, non la salvi.

Sono veloci i bambini. Specialmente a fare tutto ciò che gli vieti appena ti distrai per un millesimo di secondo.

E sono veloci ad imparare. Basta niente e ti imitano. Basta niente e prendono il loro detersivo giocattolo e lo versano nella lavatrice. Prendono la scopa e puliscono, versano il caffè, cantano “pipì papà” e “ghiro ghiro tondo”. Basta niente e diventano un tuo possibile clone e magari prendono da te il peggio.

E’ per questo che ci sforziamo di essere il meglio, perché la famiglia la insegna semplicemente la vita.

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