Conservare correttamente i cibi in frigorifero: si può fare
16/03/2019
Conservare correttamente i cibi migliora indirettamente il nostro stato di salute. Mi sono chiesta come fare per non sbagliare nell’uso dell’elettrodomestico più diffuso al mondo: il frigorifero. In questo post qualche informazione e qualche utile consiglio.
Ho letto delle statistiche che mi hanno fatto riflettere, non potevo non approfondire. Nella filiera agroalimentare il 50% degli sprechi avvengono nelle nostre case perché non sappiamo come conservare correttamente i cibi e finiamo per gettarli nella spazzatura.
Guardo il mio frigorifero, un Quadrio Ariston comprato circa 5 anni fa, con doppia anta stile americano (pensavo fosse una figata ma, vi dirò, l’anta unica per queste dimensioni di frigorifero è molto più pratica), lo apro e penso che il caos abbia preso il sopravvento.
Alimenti freschi, latticini, yogurt, uova, dolci, tutto riposto un po’ a caso. Non ci siamo. Bisogna riflettere, approfondire, capire e correre ai ripari.
Un primo errore è palese e voi, cari lettori, cercate di non commetterlo come ho fatto io. Posizionare il frigorifero accanto alla colonna forni non è una buona idea. Sono apparecchi che sviluppano calore ed è bene che siano distanti.
Ma veniamo a noi. Innanzitutto impostare correttamente la temperatura del frigorifero aiuta a conservare meglio e più a lungo i cibi, preservando dunque il nostro stato di salute, ma è utile anche per ridurre i consumi di energia elettrica e mantenere in buono stato il frigorifero.
La temperatura media ideale per la conservazione degli alimenti è di 4-5°C . Una temperatura più bassa può rovinare cibi delicati producendo una sorta di effetto “gelo”, mentre una temperatura più alta può far proliferare più velocemente germi e batteri. Tuttavia ogni cibo ha le sue caratteristiche di deperibilità e necessita quindi di una modalità differente di conservazione rispetto ad altri.
Infatti se la misurazione dei 4-5°C medi avviene nella parte centrale del frigorifero, nella zona alta e in quella bassa le temperature tendono a scendere e salire rispettivamente. Ma andiamo per gradi: il frigorifero è organizzato per “zone” ciascuna delle quali è ideale per la conservazione di alcuni alimenti e pertanto occorre impostare la corretta temperatura. Vediamo come.
Portiere del frigorifero
In questa zona vanno conservati alimenti che necessitano di una leggera refrigerazione (la zona è refrigerata a circa 10-15°C). Bevande e alimenti quali uova, burro, formaggio grattugiato, salse e condimenti, panna, dadi per brodo, cioccolato, marmellate possono essere conservati in questa zona. Di solito negli scompartimenti in alto delle portiere sono presenti anche spazi dedicati per riporre questi piccoli alimenti muniti anche di chiusure, in assenza delle quali è opportuno comunque ricorrere a dei contenitori chiusi in modo da evitare contaminazioni.
Mensole in alto del frigorifero e cassetti in basso
Queste zone sono refrigerate a 8-10°C.
I cassetti in basso è opportuno utilizzarli per frutta e verdura (preferibilmente avvolta in pellicola). In questa zona si evita che le verdure gelino e viene garantita una giusta conservazione poiché, oltre ad una temperatura non molto bassa, il cassetto chiuso conserva in parte l’umidità.
Le mensole in alto sono utili per conservare cibi a più lenta deperibilità quali salumi, formaggi, cibi cotti.
Mensole centrali
Si tratta delle zone a temperatura più bassa (4-8°C, talvolta si arriva fino a 2-3°C), adatte a cibi più facilmente deperibili quali carne e pesce freschi (conservabili in questa zona in assenza di uno scompartimento a zero gradi). Con riferimento alla carne si tenga presente che va consumata, se non riposta nel congelatore, entro un massimo di 3 giorni (se si tratta di carne macinata entro 24 ore). Il pesce andrebbe consumato entro 24 ore. Nella zona centrale è possibile riporre anche formaggi freschi (specialmente se già aperti), yogurt, torte e alimenti con creme.
Scompartimento a zero gradi
In questa zona è presente una temperatura e umidità adatta alla conservazione di carne e pesce freschi, dunque alimenti rapidamente deperibili. Attenzione a non riporvi le verdure perché in questa zona gelerebbero.
Congelatore
Il congelatore va tenuto ad una temperatura non superiore ai -18°C e serve a conservare cibi per un periodo più lungo di tempo. Attenzione, questo tempo non è infinito! Ho cercato (e finalmente trovato) una utile tabella per conoscere i tempi massimi di conservazione dei cibi in congelatore (leggi qui). La carne, ad esempio, se manteniamo una temperatura di -18°C, va consumata in media entro 6 mesi, ma se parliamo di carni bianche la media si abbassa sensibilmente fino ad arrivare a 4 mesi per coniglio, tacchino e maiale. Per il pesce in generale è meglio non superare i 4 mesi, anche se per molluschi e crostacei il massimo è 2 mesi. Per dolci e precucinati il periodo di conservazione va da 2 a 4 mesi. Se scegliamo temperature più basse (fino a 25°C ad esempio) le durate si allungano di 6-8 mesi.
Consigli utili
E poi ci sono loro, le care vecchie buone abitudini:
- pulire regolarmente il frigorifero con acqua e aceto provvedendo a svuotarlo completamente e ad asciugarne le varie parti prima di rimetterlo in funzione;
- non riempirlo eccessivamente ed organizzare lo spazio in modo che sia semplice e veloce l’individuazione del contenuto;
- chiuderlo correttamente dopo ogni apertura;
- non tenerlo aperto troppo a lungo (anche per questo è bene organizzare bene lo spazio interno);
- riporre sempre gli alimenti all’interno di appositi contenitori per preservare il frigorifero dalla diffusione di odori e batteri e quindi conservare più a lungo i cibi in modo igienico;
- non inserire mai nel frigorifero alimenti caldi bensì attendere sempre, dopo la cottura, che raggiungano la temperatura ambiente;
- rimuovere gli involucri in cartone dalle confezioni, ad esempio quelli dello yogurt (in questo modo si velocizza anche il processo di estrazione del contenuto dal frigo evitando la dispersione di temperatura);
- tenere ben separati gli alimenti (specialmente carne e pesce non devono essere riposti a contatto con frutta e verdura);
- non ammassare i cibi in quanto la temperatura nelle varie zone del frigorifero viene preservata grazie alla circolazione dell’aria, impedita se i cibi sono riposti senza i giusti spazi.