(Cyber)bullismo: non facciamo confusione!
27/12/2018
Si parla spesso del bullismo, ma ancora più spesso si confondono o si sovrappongono alcuni concetti che fanno perdere di vista i veri fenomeni che accadono davanti ai nostri occhi. In questo post alcune riflessioni sull’argomento.
Mio marito viene spesso invitato nelle scuole per tenere cicli di incontri sul tema del bullismo e del cyberbullismo. Dunque argomenti sui quali riflettiamo spesso insieme.
Siamo convinti che la vera battaglia da vincere su questi temi sia quella dell’autostima.
L’accrescimento dell’autostima in un bambino/ragazzo smette di esporlo a certi rischi che fanno leva esclusivamente sulle sue debolezze. Il bambino vessato è sempre colui che ha una particolare sensibilità, colui che è più bruttino, o cicciottello, o magari brufoloso o che “veste strano”. Il compito della società (e quindi di noi genitori e degli educatori) è innanzitutto far capire al ragazzo sensibile che è una persona speciale se ama scrivere poesie e che può farne la sua forza, al bruttino/cicciottello che è più intelligente e così potrà distinguersi, al brufoloso che ha un talento nella musica o che è bravo in matematica, a quello che veste strano che può impartire lezioni di stile per la sua unicità. Il compito principale è convincere i nostri ragazzi che i loro punti deboli possono essere punti di forza.
Estirpando la paura del punto debole si è meno esposti al rischio di essere e sentirsi vittime di bulli o presunti tali.
E c’è dell’altro. Spesso confondiamo il bullismo con il teppismo o la delinquenza. Sono cose diverse e come tali vanno trattate.
Sei un bullo se prendi di mira qualcuno e lo tormenti dopo averne trovato il punto debole.
Sei un teppista o un delinquente se (magari anche con una cricca di amici teppisti e delinquenti allo stesso modo) violenti, derubi, insulti pubblicamente, fai del male e danneggi cose o persone.
Il bullismo (o la sua versione “cyber”) è un fenomeno contro il soggetto debole. Se manca il soggetto debole, ovvero la debolezza del soggetto, non c’è bullismo.
La delinquenza è il male compiuto indipendentemente dalla presenza di punti deboli, nei confronti della società, dunque di persone, e del contesto.
Le due partite si giocano su piani completamente differenti. Il bullo è un debole a sua volta e forse bisognerà spiegargli che ci sono altre cose delle quali può farsi forte, magari ricercando fra i suoi talenti. Il delinquente è un delinquente e come tale va trattato, gestito e ri-educato.
Riflettiamoci…
Smile