Matera, suggestioni e atmosfere uniche
12/04/2019
Matera, Capitale della Cultura 2019: il racconto di un luogo unico, delle sue suggestioni ed atmosfere in questo post.
Sapevamo che Matera sarebbe stata presto assalita dai turisti. “Patrimonio mondiale dell’UNESCO” e “Capitale della Cultura 2019” sono due appellativi che ci davano poche speranze di poter fare una visita in tranquillità in questo periodo.
Io e Paolo ci siamo mossi con largo anticipo e abbiamo fatto una visitina a questa splendida cittadina già sul finire del 2017. Dopo poco più di un mese avrei scoperto di essere incinta del mitico Riccardo. Muoversi in anticipo direi che è stato davvero lungimirante. Con i piccoli problemi avuti in gravidanza Matera sarebbe stata off limits nel 2018 (con tutte quelle scale, salite, discese…meravigliose).
Adesso vi accompagno a fare una passeggiata a Matera, come on!
I Sassi
Matera racconta la storia dell’uomo sin dal paleolitico. Una città antichissima. Ed è proprio da questa storia che trae tutto il suo fascino. L’uomo di Matera è l’uomo dei Sassi: cavità naturali che servirono da sempre per scopi abitativi e via via sviluppatesi per assumere le sembianze di veri e propri nuclei urbani “naturali” scavati nel tufo.
I Sassi sorgono su un versante del canyon scavato nella roccia dal torrente Gravina. Sul versante opposto si estende il Parco della Murgia, custode di antichissimi villaggi.
In origine tutto era un po’ come si vede in queste foto: grotte naturali nella roccia.
Poi l’uomo ha imparato a sfruttare la friabilità del tufo e ha saputo costruire gli insediamenti abitativi che oggi affascinano milioni di visitatori.
I Sassi suggestionano per la stratificazione del costruito, per le chiese rupestri, i vicoli tra i quali perdersi e quando cala la luce del sole…che meraviglia!
Il centro storico
Il centro storico di Matera è situato su un pianoro in alto dal quale si gode una vista meravigliosa sui Sassi. Da Piazza Vittorio Veneto, la piazza principale, si snodano le principali vie della città, con palazzi storici, chiese ed aperture che mostrano il livello originario dei luoghi, gli ipogei, che si trovano sotto la piazza stessa. Gli ipogei formano una vera e propria città sommersa in continuità con i Sassi.
La cisterna del Palombaro Lungo e le case cisterna
Sotto la piazza è possibile visitare l’enorme cisterna del “Palombaro Lungo” con pareti alte fino a 15 metri, esempio di come la friabilità del tufo abbia consentito lo sviluppo sotterraneo di cavità adatte alla raccolta e deflusso delle acque.
E poi ci sono le case cisterna scavate nel tufo: case-grotta fedelmente conservate che mostrano come si viveva in quei luoghi fino agli anni ’50. La mancanza di servizi igienici, la convivenza con animali, l’assenza di acqua potabile e l’umidità compromettevano la salute degli abitanti (specialmente dei bambini) fino a far denominare il fenomeno “vergogna nazionale”.
La Cattedrale
Tra le chiese merita una visita la Cattedrale che si erge su uno sperone roccioso lungo la direttiva che divide il Sasso Caveoso dal Sasso Barisano, i due principali “rioni” della città.
La Cattedrale ospita un antico presepe del Cinquecento e un affresco del Giudizio Universale ed ha un campanile alto ben 52 metri.
Il cibo
Matera ha una bella e lunga tradizione culinaria ed io e mio marito abbiamo potuto goderne in pieno mangiando nel noto ristorante Regia Corte, dal quale si gode una vista meravigliosa sui Sassi.
Non ho fatto altre foto perché la serata andava goduta in tranquillità. Ma vi dico soltanto: pane materano, bruschette, formaggi tipici lucani, peperoni cruschi, capunti, crapiata e cotica…vi basta?
Concludo questa passeggiata dicendovi che queste sono soltanto “brevi note”.
Matera si visita, non si racconta. Andateci e, se potete, prenotate una visita con una guida turistica. Ne vale la pena per addentrarsi nella storia di luoghi unici al mondo come questo.
Tutte le foto della visita a Matera fatta con Paolo sono visibili nella fotogallery.