Riccardo compie due anni, vi racconto
10/08/2020
Riccardo compie due anni. Vi racconto di lui perché è lui la cosa di cui per me vale davvero la pena parlare, prima di ogni cosa.
10 agosto 2020, Riccardo compie due anni ed è davvero impossibile non soffermarsi a pensare, sempre che lui me ne dia il tempo.
E’ la notte della vigilia di questo evento e, da ieri, se gli chiedi quanti anni ha, finalmente risponde “Due!” con quella sua faccetta dolce e furba allo stesso tempo. La nonna lo ha fatto esercitare un po’.
Si è appena addormentato dopo una giornata trascorsa tra scorribande in campagna con camion, carriola, carrellino e palle, un breve giretto inaugurale in barca, qualche maxi sudata al sole con 40 freschi gradi centigradi e un bagnetto refrigerante in piscina. Il tutto intervallato da tre pasti, due merende e due bottiglie di latte da un quarto con quattro biscottini.
E’ davvero un bambino capace di stupire.
Lo so, ogni scarrafone è bell a mamma soia, ma mio figlio, va detto, è il perfetto incrocio tra una simpatica canaglia, terminator e l’orso Yoghi. E’ capace di stare al sole a correre per ore mentre noi boccheggiamo ad inseguirlo. E’ capace di metterti il piede in faccia e chiederti: “Puzza?”. Sa replicare la danza dei mohicani e chiedere “cos’è?” ogni tre minuti per almeno un’oretta a partire dalle sette del mattino, quando noi comuni mortali nemmeno sappiamo se esistiamo a quell’ora. Sa che quando la lavatrice fa bip bisogna stendere “i panni” e quindi li tira fuori (chiaramente per aiutare!) e poi ti viene dietro e collabora passandoti le mollette una per una.
E’ tenero, con quelle sue “batte” (ciabatte) rosse dei supereroi dalle quali ha saputo riconoscere l’Incredibile Hulk in mezzo secondo.
Gli piace il Fruttolo, che lui chiama amichevolmente “Tuttolo”, ma bisogna dargliene almeno due per volta a merenda, altrimenti apre il frigorifero e se lo prende da solo.
Ha imparato anche a bere i succhi di frutta con la cannuccia battendo il record del mondo in velocità di succhiata. Gusti? Meglio mela, ananas e ACE. Ma non rifiuta praticamente nulla.
Smonta gli oggetti e poi prova a rimontarli con scarsi risultati. I suoi trattori con rimorchio sono tra gli oggetti rimontati con maggior fantasia in assoluto. Ha sperimentato anche il rimorchio fra bicicletta (regalino di compleanno dei nonni arrivato in anticipo) e triciclo, il tutto utilizzando una prolunga elettrica ben attorcigliata nei punti necessari.
Gli piace rimorchiare, cominciamo bene.
Ha la testa dura, durissima e, se gli dici di non fare qualcosa, lui la fa lo stesso e poi si sculaccia da solo, poi ride e ti dice “hai visto?”, come se invece di sgridarlo dovessi conferirgli una coppa olimpica per essersi autoinflitto la punizione.
E’ affettuosissimo. Gli abbracci sono la sua specialità. I bacetti li riserva a pochi eletti (per fortuna) e in particolare alla sua superfantastica mamma e al suo pancione contenente la prossima regina di casa, Vittoria.
Non vuole imparare che la cacca e la pipì si fanno nel vaso, ma in compenso gli è molto chiaro che, senza pannolino, può allagare le gambe e dare sfogo a tutto in soggiorno o nell’erba di campagna.
Adora i pullman e ogni passeggiata è vissuta alla ricerca di un pullman di passaggio che sia il più grande possibile. Tra le sue canzoncine preferite c’è quella che dice “le ruote del bus che girano girano tutta la città” e la canta tra le ottocento e le mille volte al giorno.
L’acqua è il suo elemento. Ha imparato a fare le immersioni, ma di quelle in cui tra immergersi e bere tutta l’acqua possibile non c’è differenza.
Riconosce una barca a vela ed è già iscritto alla Lega Navale di Agropoli. Sa già svelare i segreti del mare e soprattutto sa che nel mare ci sono i pesci e sono molto buoni da mangiare.
E’ altruista, non ha problemi a condividere spazi e giocattoli.
Con un leggerissimo aiuto riesce a contare fino ad otto, che è il suo numero preferito del quale riconosce anche il segno grafico. Confonde un pochino i colori ma conosce bene quelli primari (giallo, rosso, blu) perché ci siamo esercitati con le sue cento palline colorate in piscina che a lui piacciono tanto.
Adora passare i momenti di relax davanti alla TV a gambe incrociate, ma guai a disturbarlo mentre guarda Alvin, Vita da Pecora, Masha e Orso e i Superpigiamini. Dagli un “mando” (telecomando) e governerà il mondo.
Ha imparato che se accendi il forno per cucinare dopo un poco occorre chiedere “E’ pronto?”, ma non è facile fargli capire che si dice “ho aperto la porta” e non “ho aprito la porta”, ma sono fiduciosa che in un paio di giorni questa cosa la risolviamo.
E questo è lui, il mio piccolo angelo e demone di casa, che ormai anche per voi non ha bisogno di presentazioni.
Smile