Rifiuti e inquinamento: per cominciare economia domestica e coscienza civica

Un po’ di numeri per riflettere, un po’ di domande per scuoterci. Su rifiuti e inquinamento ciascuno di noi ha la sua partita da giocare.

Oggi affronto qualche considerazione apodittica. Non voglio annoiarvi ma fare qualche riflessione sul tema dei rifiuti e dell’inquinamento per scuotere lettori meno sensibili o consapevoli con qualche riga. Indosso l’abito della “pallosetta”, oggi ho voglia di risvegliare la mia coscienza civica e, chissà, magari anche la vostra.

Qualche numero per cominciare (fonte Legambiente)

L’Italia è il primo consumatore in Europa e secondo al mondo per utilizzo di acqua imbottigliata.
Ogni anno consumiamo 206 litri di acqua in bottiglia a testa.
Ognuno di noi consuma ogni anno quasi 2 chili di posate, piatti, bicchieri e cannucce monouso in plastica.
Il 50% del pescato in mare è costituito da rifiuti plastici (bottiglie, stoviglie, polistirolo, cannucce, etc).
Nel Mediterraneo l’85% dei rifiuti è costituito da plastica.
In 100 metri di litorale italiano si contano in media 620 rifiuti, tra cui 39 bottiglie, 51 tappi, 26 stoviglie usa e getta.
I cotton fioc buttati nel wc costituiscono un terzo della plastica dei nostri fondali marini. Il sale li riduce in piccole parti, che vengono ingerite dagli animali provocandone la morte.
Il nostro paese è riuscito a ridurre del 55% le buste di plastica negli ultimi 5 anni, tuttavia più della metà delle buste di plastica in circolazione restano illegali, non compostabili e non biodegradabili e costituiscono una trappola mortale per le specie marine.

La soluzione dell’economia domestica

Produciamo tanti, troppi rifiuti nelle nostre case e nei luoghi che frequentiamo e spesso non ci curiamo che essi vadano smaltiti e nel modo migliore, così inquiniamo l’ambiente. Facciamo un giochino, lo chiamiamo…ehm…dunque… “esame di coscienza”. Tu che stai resistendo leggerai questa sequenza di domande, risponderai con approccio sincero soltanto a te stesso e valuterai se meriti l’assoluzione:

Raccogli i tuoi rifiuti sulla spiaggia oppure dopo un pic nic? Se si inviti anche altri a fare altrettanto?
Getti rifiuti dal finestrino della tua auto (non barare, anche una cicca di sigaretta è un rifiuto)?
Abbandoni spazzatura sul ciglio delle strade?
Dai il buon esempio ai tuoi figli facendo correttamente la raccolta differenziata?
Per differenziare lavi o pulisci  i barattoli sporchi in vetro e latta prima di buttarli?
Eviti di prendere l’auto per tragitti brevi?
Usi sempre buste riutilizzabili per la tua spesa e i tuoi acquisti in genere?
Bevi l’acqua di rubinetto utilizzando borracce e bottiglie riutilizzabili?
Scegli stoviglie riutilizzabili o biodegradabili e compostabili, differenziandole con i rifiuti organici?
Raccogli le feci del tuo cane in strada e, se non trovi un contenitore adeguato per lo smaltimento, le porti a casa con te?
Getti rifiuti nel wc?
Provi a cercare prodotti quali detersivi e alimentari sfusi in modo da riutilizzare i tuoi contenitori e non produrre altri rifiuti in plastica?

E’ una bella sfida vero? Viene il mal di testa già dopo due o tre interrogativi. Se c’è qualche superstite nella lettura di questo post sappia che ha tutta la mia stima. Siamo cittadini e possiamo fare la nostra parte risvegliando la nostra coscienza civica.

Passo e chiudo.

Mi dite cosa ne pensate?

Smile

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